martedì 30 settembre 2014

[Cassandra Clare] Shadowhunters- 4. Città degli Angeli Caduti_ Recensioni

4. Città degli Angeli Caduti

Cassandra Clare

Shadowhunters

4. Città degli Angeli Caduti

Ciao a tutti,
eccoci ritrovati con una nuova recensione.
A questo proposito vorrei ringraziare la mia amica Sara che, dopo le sue grandi e continue richieste, mi ha spinto a scrivere più frequentemente i post. Quindi, se questo era il vostro desiderio ringraziate lei e le sue domande quotidiane del tipo: -Come mai ieri non hai scritto sul tuo blog?- ( Grazie Sara per il tuo grande sostegno:)
Detto questo, bando alla ciance e cominciamo a parlare del quarto volume della saga di Shadowhunters: Città degli Angeli Caduti.

Le rivelazioni sconcertanti sui vari legami di parentela che uniscono Clary con Jace e Sebastian dello scorso libro ci hanno, o almeno, mi hanno scioccata. 
Accidenti, Cassandra Clare è diabolica, riesce sempre a mischiare le carte in tavola senza mai dare l'assoluta certezza di aver finalmente risolto il mistero. E' per questo che io adoro quella donna.
Ma, a parte questo, la battaglia ad Alicante si è conclusa, Valentine è morto, Jace è vivo e siamo tutti felici e contenti, o quasi...
Sì, perché è già da un po' di tempo che Jace si comporta in modo strano, evita Clary, è misterioso e fa tutte le notti degli incubi che lo inquietano; insomma, non è il solito Jace.
Ma non è solo questo il problema, infatti, dopo anni di assenza, un vampiro vecchio e potente si presenta "alla porta" di Simon per fargli una richiesta che lo lascerà molto perplesso. E da questo fatto ne derivano molti altri, ricordi passati che riemergono a galla, che si insinuano nella pace instauratasi.
Nuovi personaggi si aggiungeranno a quelli che già abbiamo imparato a conoscere e ad amare (o ad odiare), personaggi che saranno decisivi per la conclusione di questo quarto capitolo della saga che ha appassionato migliaia di lettori in tutto il mondo.
E non ce n'è neanche da stupirsi, con un genio del genere la Clare ha fatto innamorare e sognare, ma anche piangere e stupire. E anche in questo volume non è da meno.
Un altro finale che lascia aperte migliaia di prospettive per il futuro che, ve lo dico già, non saranno molto floride.
Quello che però vorrei sottolineare, questa volta, è il ruolo e la caratterizzazione brillante dei personaggi. Ognuno è fondamentale e funzionale alla vicenda narrata, nessuno risulta superfluo e viene messo allo stesso piano degli altri.
Sono tutti personaggi che coinvolgono, nel bene o nel male, emotivamente, che hanno uno spessore proprio, che fanno proprie le azioni e non se le lasciano scivolare addosso come fossero dei robot. E questo, vi assicuro, non è per niente facile o scontato. Se quello che si legge risulta immediato alla comprensione e scorrevole è perché è frutto di un'attenta ricerca di parole e espressioni che rendono tale la storia.
Anche per oggi concludo qui. Ci vediamo alla prossima.
Un abbraccio,
Sophie

P.S. Non ti preoccupare Sara, so che lo stai ancora leggendo, non ho fatto nessuno spoiler

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